All’inizio…

Non si sa esattamente quando la diocesi sia stata costituita. Secondo lo storico padre Francesco Russo la diocesi di Nicastro, di rito greco fondata dai Bizantini, sarebbe erede di un'antica diocesi di rito latino, quella di Torri.

Nell’885 l’imperatore Basilio I il Macedone affidò al generale Niceforo Foca il compito di riconquistare il Mezzogiorno d’Italia. Niceforo riuscì nell’impresa e l’occupazione bizantina in Calabria si concluse l’anno successivo e durò per quasi due secoli.

In piena epoca bizantina, tra il IX e l’XI secolo, sorsero prima Nicastro e Sambiase e successivamente S. Eufemia.

In questo periodo tanti erano i monasteri esistenti e tra i più importanti vi erano quello di San Costantino, dedicato proprio all’imperatore Costantino il Grande, quello dei Santi Quaranta Martiri e quello di Sant’Eufemia, vergine e martire di Calcedonia in Bitinia, uccisa il 16 settembre dell’anno 303 durante la persecuzione contro i cristiani da parte dell’imperatore Diocleziano (285-312 d. C.).

Di questi monasteri vi è traccia nell’inventario dei beni della metropolia di Reggio Calabria della metà dell’XI secolo.

Il monastero di S. Costantino probabilmente si trovava in prossimità del bosco del Carrà, quello dei Santi Quaranta era nei pressi di Caronte in agro di Sambiase, centro sorto a sua volta intorno al monastero intitolato a S. Biagio, mentre intorno al monastero di S. Eufemia sorse l’abitato che ne prese il nome.

La presenza di questi monasteri rappresentava il segnale di un forte legame con uomini di chiesa e di cultura bizantini, giunti dopo la riconquista allo scopo di consolidare la tradizione greca sia linguistica che ecclesiastica.