

Eremburga d’Altavilla e la cattedrale di Nicastro

Cattedrale ss. Pietro e Paolo - Nicastro
La prima cattedrale di Nicastro, dedicata all’Assunta, fu costruita in età bizantina e non se ne conosce l’esatta ubicazione.
Nel 1100 Eremburga (anche Amburga) d'Altavilla, nipote di Roberto il Guiscardo e contessa di Nicastro, ricostruì la cattedrale andata distrutta in occasione della strage di Decollatura, come da iscrizione sulla porta del duomo in cui si accennava alla distruzione operata dai saraceni, per come riportato dallo storico Francesco Russo nel suo libro “La diocesi di Nicastro”.
La nuova cattedrale fu dedicata ai santi Pietro e Paolo, maestosa e in stile romanico, e probabilmente si trovava alla confluenza dei torrenti Piazza e Canne.
Ed è qui che Eremburga fu sepolta nel 1101.
La tradizione locale vuole che il papa Callisto II venne in Calabria per riappacificare Guglielmo e Ruggero e arrivò a Nicastro il 9 dicembre 1121, fermandosi poi per 15 giorni.
All’epoca era vescovo Enrico, il primo vescovo storicamente accertato, che si insediò nel 1094 e resse la diocesi fino al 1124.
Enrico approfittò della presenza del papa per fargli consacrare la cattedrale.
L’edificio crollò in seguito al terremoto del 1638 e nel 1640 il vescovo Giovan Tommaso Perrone a sue spese fece ricostruire la nuova cattedrale nel luogo dove attualmente si trova.
Nel corso dei secoli la sua facciata ha subìto continui rifacimenti, aggiunte e ammodernamenti nel corso dei secoli ed oggi domina sul corso Numistrano, nel cuore della città.